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Comunità energetica

 

COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE DI BASELICE



CHE COS’È UNA COMUNITÀ ENERGETICA RINNOVABILE
La Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un soggetto giuridico non profit a cui possono aderire volontariamente persone fisiche, imprese, pubbliche amministrazioni con l’obiettivo di produrre, consumare e gestire localmente energia elettrica da fonte rinnovabile. A tal fine, la Comunità energetica si dota di impianti di produzione di energia (ad es. impianti fotovoltaici) per fornire energia elettrica ai suoi aderenti a prezzi migliori di quelli di mercato.
 In particolare una CER ha le seguenti caratteristiche:
•    si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo ed è effettivamente controllato da azionisti o membri che sono situati nelle vicinanze degli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile;
•    i cui azionisti o membri sono persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale;
•    il cui obiettivo principale è fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.

Ogni comunità ha le proprie caratteristiche specifiche, ma tutte sono accomunate da uno stesso obiettivo: autoprodurre e fornire energia rinnovabile a prezzi accessibili ai propri membri.
I princìpi su cui si fonda una comunità energetica sono il decentramento e la localizzazione della produzione energetica. Attraverso il coinvolgimento di cittadini, attività commerciali, imprese e altre realtà del territorio è possibile produrre, consumare e scambiare energia in un’ottica di autoconsumo e collaborazione.

I membri della comunità energetica sono protagonisti attivi nella gestione dei flussi energetici, per questo sono definiti prosumer. Il prosumer può godere non solo di una relativa autonomia energetica ma anche di benefici economici.
Possiede un proprio impianto di produzione di energia: consuma ciò di cui ha bisogno e immette in una rete locale l’energia in esubero per scambiarla con gli altri membri della comunità oppure accumularla e restituirla alle unità di consumo nel momento più opportuno.


UN CENNO SULLA NORMATIVA IN ITALIA
DECRETO MILLEPROROGHE
La regolamentazione italiana in materia di autoconsumo collettivo e comunità energetiche consiste nell’articolo 42-bis, inserito nel Decreto Milleproroghe che definisce i concetti di autoconsumo collettivo e comunità energetica.
Per promuovere l’utilizzo di sistemi di accumulo e la coincidenza fra produzione e consumo, è stata stabilita una tariffa di incentivo, per remunerare l’energia autoconsumata istantaneamente. Per accedere agli incentivi, l’impianto deve essere nuovo, ossia, installato dopo il 1º marzo 2020. La tariffa di incentivo sarà cumulabile con le detrazioni fiscali e dipenderà dal tipo di energia (autoconsumata oppure non consumata ed emessa in rete).


I VANTAGGI ECONOMICI
Un cittadino, un condominio, una Pubblica Amministrazione o un’impresa che scelga di autoconsumare l’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico accede ad una serie di vantaggi economici. Infatti la CER beneficerà degli incentivi che sono stati stabiliti dal MiSE per 20 anni.
In particolare:
•    Risparmio in bolletta: più energia si autoconsuma direttamente e più si riducono i costi delle componenti variabili della bolletta (quota energia, oneri di rete e relative imposte).
•    Guadagno sull’energia prodotta: produrre energia con un impianto fotovoltaico può rappresentare una fonte di guadagno grazie ai meccanismi incentivanti.


I BENEFICI AMBIENTALI
Poiché in una Comunità Energetica l’energia viene prodotta da fotovoltaico, si riducono le emissioni di CO2 e di altri gas climalteranti.
Il valore medio di emissioni per ogni kilowattora consumato dal contatore domestico è di 352,4 grammi di CO2  equivalente.
La produzione di energia fotovoltaica invece, al netto della CO2  emessa in fase di realizzazione dell’impianto e dei suoi componenti, non produce emissioni dannose per l’ambiente.
Considerando che, in Italia, una famiglia tipo consuma circa 2700 kWh di energia elettrica all’anno, con un impianto fotovoltaico si eviterebbero le emissioni di circa 950 kg CO2 /anno corrispondenti all’attività di assorbimento di circa 95 alberi.
Occorre impegnarsi sempre di più nel ridurre ed evitare le emissioni di CO2.
Questo è anche uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite  che punta a promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico.


IL CONTRASTO ALLA POVERTÀ ENERGETICA
La povertà energetica si individua da una situazione nella quale un nucleo familiare non sia in grado di pagare i servizi energetici primari (riscaldamento, raffreddamento, illuminazione, spostamento e corrente) necessari per garantire un tenore di vita dignitoso, a causa di una combinazione di basso reddito, spesa per l’energia elevata e bassa efficienza energetica nelle proprie case.
Un indicatore di povertà energetica è un’elevata incidenza della spesa energetica sul reddito complessivo del nucleo familiare.

La creazione di una Comunità Energetica è una delle soluzioni per contrastare la povertà energetica: sensibilizzando i consumatori e consentendo di monitorare e ottimizzare i consumi energetici individuali, permette di ridurre la spesa delle famiglie.
Infatti una Comunità Energetica consente di integrare tutti i consumatori, a prescindere dal loro reddito, abbassando il costo della bolletta, destinando eventualmente parte dei benefici ai soggetti più fragili e promuovendo azioni di efficientamento energetico che producono a loro volta risparmio economico.


COSA FARE PER PARTECIPARE
Per poter partecipare alla Comunità Energetica Rinnovabile di Baselice occorre eseguire i seguenti passaggi:
•    aderire alla Comunità Energetica Rinnovabile compilando la scheda di adesione* recandosi presso gli uffici del Comune
•    oppure fissare un appuntamento per ricevere maggiori informazioni e assistenza nella compilazione del modulo di adesione, chiamando l’ing. Federico Orlando (che si è offerto di accompagnarci in questa fase) al numero 3487696923

I membri della Comunità energetica infatti sono liberi di entrare o uscire  in qualsiasi momento e assumono decisioni autonome di consumo che è tuttavia opportuno che convergano verso gli obiettivi condivisi dalla Comunità Energetica.
In primis, il consumo dell’energia contestuale alla produzione degli impianti, la migrazione dei consumi dal termico all’elettrico, la realizzazione di interventi di efficientamento energetico.
L’obiettivo della CER è permettere ai cittadini di creare forme innovative di aggregazione e di governance nel campo dell’energia per creare vantaggi per i singoli e la comunità – sia economici e sia di qualità della vita – e di erogare servizi sul territorio.

*Nella scheda di adesione c’è bisogno di riportare il codice POD e di conoscere i consumi  della  bolletta dell’energia elettrica, quindi portate con voi una o più bollette (un intero anno o quella che si riferisce a dicembre) così da fare una stima dei consumi e leggere il codice POD.